Giovanni Brunazzi

Dalla presentazione del libro – Respirando nebbia, sollevando pesi – di Giovanni Brunazzi :

Giovanni Brunazzi, Maestro di Cultura Fisica, è un atleta senza tempo e un uomo di grande modernità e indiscusso valore sportivo ed umano.

A differenza di molti altri suoi colleghi che hanno guadagnato notorietà grazie all’aver praticato sport olimpionici o di grande popolarità, Giovanni Brunazzi – record mondiale ancora imbattuto di stacco da terra – è ed è sempre stato un personaggio per gli “addetti ai lavori”.

La sua straordinaria esperienza e le sue doti naturali di alteta, le sue capacità di allenatore-imprenditore nonchè la sua umanità ne hanno fatto un mito per tutti i suoi amici ed allievi di ogni età ed estrazione che lo seguono sempre più numerosi ed affezionati ogni giorno.

Giovanni Brunazzi nasce nel 1957 in un paesino della bassa padana, Rivarolo del Re (in provincia di Cremona) e cresce a Villanova frazione di Casalmaggiore.
Intorno a lui la nebbia è la compagna di vita: nasconde dal mondo e ne attutisce gli echi, nel rigido inverno avvolge gelida la campagna sterminata mentre d’estate rende ancora più umida e appiccicosa l’aria da respirare. Il fiume Po, con il suo incedere lento, sembra protrarre il già gravoso lavoro dei campi che, in quanto a fatica percepita, non ha nulla da invidiare al sollevamento dei pesi in palestra.

Eppure a questa nebbia ed all’atmosfera semplice, genuina, arcaica che la richiama, Brunazzi è affezionato: figlio di gente solida nel corpo e autentica in quei valori che oggi sembrano spesso smarriti in altre realtà più moderne ed ammiccanti.
La sua vita – a cominciare dall’infanzia, che egli stesso definisce felice ma non facile, per via delle possibilità economiche limitate – è stata un inno alla forza dei legamenti, alla forza fisica ed a quella cerebrale e caratteriale, unite tra loro in una sorta di simbiosi imprescindibile:

Fin da bambino mi sentivo come una macchina per sollevare; da mio padre e mio nonno paterno ho ereditato le giunture ed i legamenti che mi hanno permesso di diventare un campione nel sollevare i pesi. La forza dipende molto dai legamenti: puoi costruirci intorno tutti i muscoli che vuoi ma se mancano i legamenti non potrai mai arrivare a certi livelli, perché i muscoli senza legamenti forti sono come una grande casa senza fondamenta e senza mura portanti, che potrebbe crollare facilmente.

Giovanni Brunazzi inizia con i Campionati Nord Italia del 1976 a Mantova, poi partecipa ai Campionati Italiani a Zingonia quindi, a partire dal 1979, vince diversi Grand Prix nazionali ed il Campionato Italiano 1981; durante i Campionati del Mondo 1982, in Belgio, si classifica tra i primi dieci ma l’apice dell’attività nella cultura fisica l’ottiene con la vittoria alla ‘Notte dei Campioni’ del 1988.

Alla Notte dei Campioni potevano partecipare solo atleti che avessero già vinto edizioni dei Campionati Italiani oppure avessero partecipato con successo alle Selezioni per i Mondiali.
Ricordo quella sera come uno dei momenti più magici della mia vita e sentivo che il pubblico era tutto per me: quella vittoria mi ha appagato e, da allora, decisi di ritirarmi dalle competizioni di BB nel momento migliore, da campione imbattuto.
Non mi pesava più di tanto la decisione, perché sapevo che il futuro mi avrebbe regalato altre sorprese e grandi soddisfazioni.”

Dal 1988, il 31enne Giovanni si dedica esclusivamente al powerlifting, divenendo uno dei massimi specialisti dello stacco da terra, vincendo per 5 anni consecutivi (1989-1993) il Campionato Italiano di specialità in una federazione diversa dalla FIPL e che tuttavia all’epoca consentiva l’attività internazionale sotto l’egida della International Powerlifting Federation (IPF).

La fantastica esperienza tedesca iniziò quasi per caso ma fu davvero galvanizzante. Nel 1994, mi stavo preparando per dei Campionati che avrebbero dovuto svolgersi a Torino, allorché ricevetti una telefonata dalla Germania per invitarmi a disputare il Campionato Internazionale Bavaria Cup, in rappresentanza della squadra ABC di Berlino. Dovettero ripetere l’invito ben due volte, poiché non riuscivo a crederci: in definitiva ero allenato, in forma ed amavo la Germania, dunque sciolsi ogni indugio e partii alla volta della capitale tedesca.
Devo ammettere di non aver mai rinnegato questa repentina decisione, in quanto proprio in quel biennio ‘94/’95 ho vissuto i momenti più belli della mia carriera, che così raggiunse il culmine.

Il primo anno conquistai il primo posto di categoria, con uno stacco di 320kg., facendo vincere la mia compagine nella classifica a squadre. All’edizione successiva del 1995, a 38 anni suonati e sempre in rappresentanza di una squadra estera, ho stabilito il record del mondo IPF in categ. -82.5kg. nella specialità stacco da terra, con un’alzata di 360kg., sopravanzando di 2,5kg. il precedente primato di vent’anni prima tra l’entusiasmo generale. Tale record risulta tuttora imbattuto ed è rimasto nello storico della federazione internazionale dopo la revisione delle categorie di peso.

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